Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


mercoledì 9 marzo 2011

SEMEL IN ANNO LICET INSANIRE

Ovvero "una volta all'anno è consentito esagerare"....

LA STORIA DEL CARNEVALE

( Gabriele D'Annunzio)


Carnevale vecchio e pazzo

si è venduto il materasso

per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino
E mangiando a crepapelle

la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione

che somiglia ad un pallone.

Beve beve e all'improvviso

gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia

mentre mangia mangia ...

Così muore il Carnevale

e gli fanno il funerale:

dalla polvere era nato

e di polvere è tornato.


Ed eccolo...è arrivato anche quest'anno il Carnevale per noi, a Milano, definito Carnevalone ambrosiano che festeggiamo la settimana successiva a quelli più diffusi in Italia.
La parola sembra derivi da "carnem levare" ovvero levare la carne; l'ultimo giorno di Carnevale, prima dell'inizio della Quaresima (che era il martedì grasso), si usava festeggiare con un banchetto luculliano poichè sarebbe seguito il periodo di astinenza dal consumo di carne e di digiuno che caratterizzava la Quaresima; ma potrebbe anche derivare da "Carnalia" che era un'antica festa pagana romana in onore di Saturno....scegliamo quella che ci piace di più :)) Comunque si tratta di un periodo di eccessi alimentari ricchi di fritture e cibi sostanziosi dovuto, probabilmente, alla necessità di finire le scorte invernali di prodotti riscaldanti e ipercalorici e l'esigenza di augurarsi un anno di raccolti abbondanti.
Fin dai tempi più antichi si festeggiava per le strade e tutti insieme, da qui la creazione soprattutto di dolci semplici, veloci ma gustosi quali i quelli fritti tipici di questo periodo.....

Il periodo della cosiddetta "Quaresima" è ottimo proprio per prepararci alla stagione energeticamente più leggera e, per restare in armonia con il suo ritmo, alleggerirci degli eccessi invernali..... ma ora siamo ancora nella settimana carnevalesca e ho deciso di condividere con voi una bella ricettina in versione "naturale" .....

NASTRINI CON NOCI, CANNELLA E SCIROPPO DI MALTO PROFUMATO

per l'impasto

300 gr di farina “0”

100 gr. di semola di grano duro

4 C di cognac

1 c di lievito per dolci

2 C di malto di riso l
atte di riso q.b.

buccia di limone grattugiata


Olio di girasole per friggere


Per lo sciroppo

150 gr. di malto di riso

acqua q.b.

buccia di limone o di arancia grattugiata


Per decorare


150 gr. di noci tritate grossolanamente

cannella in polvere


1. Setacciare la farina col lievito e disporla a fontana su di un piano.
2. Unire il cognac, il malto, la buccia del limone e latte di riso per ottenere, impastando, una consistenza compatta ma liscia.
3. Lasciare riposare per 1/2 ora.

4. Stendere una sfoglia 3-4 mm, ritagliare delle strisce e formare dei “nastri” a piacere.

5. Tuffarli nell’olio caldo e appena saranno dorati, sistemarli su carta assorbente.

6. Nel frattempo versare il malto in un pentolino, allungando con acqua fredda.

7. Portare a bollore e spegnere. Profumare con buccia di agrume.

8. Disporre i fiocchi su un piatto da portata, irrorate con lo sciroppo e cospargere con le noci tritate e la cannella.

1 commento:

  1. cARA rAMONA, MI HAI FATTO VENIRE UNA GRAN VOGLIA DI DOLCE CON QUESTA BUONA RICETTINA....DOPO LA QUARESIMA MI DOVRAI INVITARE A GUSTARE UNO DEI TUOI FANTASTICI DOLCI......A PRESTO

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