Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


venerdì 18 marzo 2011

UN PRODOTTO PER CAMPIONI


Settimana scorsa ho letto su un quotidiano che Nagatomo, il 55 dell'Inter, mangia una prugna umeboshi prima di entrare in campo : e adesso molti commentano circa queste prugne miracolose ma...in questa cucina le conoscevamo da tempo :)))
Cominciamo col dire che le umeboshi, a livello botanico, sono più albicocche che prugne; la miglior qualità cresce in Giappone, vengono raccolte quando ancora sono acerbe in modo tale da utilizzarle nel momento in cui sono più ricche di acido citrico...e qui sta il segreto del nostro calciatore nipponico: l'acido citrico aiuta il nostro organismo a metabolizzare meglio l'acido lattico che si forma dopo un intenso sforzo dei muscoli o l'acidità prodotta dal consumo eccessivo di prodotti acidificanti del sangue quali zucchero, prodotti animali etc. e facilita l'assimilazione da parte dell'intestino di alcuni sali minerali alcalinizzanti come magnesio, ferro, calcio nonché il sale stesso usato per la pressature delle umeboshi e quindi dona più energia e riduce la stanchezza.
Troviamo tre tipi di prodotti a base di umeboshi: le "prugne" intere, la crema e l'acidulato.
Si consumano a pezzetti (provatele se non avete digerito bene e/o avete mal di testa)al posto del sale in cottura o come base per rimedi macrobiotici, la crema in piccole quantità per preparare salse e condimenti e l'acidulato per condire le verdure, le salse e così via; si trovano anche sotto forma di pastigliette rotonde da tenere sempre in borsetta per le emergenze.....il suo sapore è estremamente salato ma gradevole al palato (dopo che ci si abitua :D) e l'utilizzo nella cucina, soprattutto con l'acidulato di ume, aiuta a dare "carattere" ad una pietanza buona ma dal gusto un po' "anonimo": usatene qualche goccia all'ultimo momento, lasciate riposare e scoprirete anche la curiosa capacità che ha di esaltare i sapori!!!!

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